Beh, come state? Bentornat!
Io sono Amanda e questo è il settimo numero di Bollicine. Dall’ultimo invio sono passati DUE ANNI E MEZZO, ma i progetti del cuore restano tali anche a distanza di tempo e quindi eccoci qui.
Le novità
Bollicine diventa un po’ più Cedrata Tassoni, rinfrescante e leggera, un po’ meno Champagne millesimato, stomacante dal secondo bicchiere in poi.
All’interno vi aspettano tre fatti d’attualità e qualche croccante link di cose da leggere / guardare / ascoltare. Spero vi piacerà, let me know.
Bollicina #1: “bro” è ufficialmente una parola della lingua italiana
Zanichelli ha pubblicato il suo vocabolario della lingua italiana 2024. L’aggiornamento prevede l’aggiunta di “un po’ di parole nuove”, tra cui:
Petricore: l’odore della pioggia quando cade sulla terra asciutta. Che bello quando diamo un nome a quelle cose così irrisorie, volatili ed effimere da essere le uniche di cui ha davvero senso preoccuparsi.
Viricida: colei che uccide il proprio marito. Considerando che dall’1 gennaio al 24 settembre 2023 ben 69 donne sono state uccise in ambito familiare/affettivo1, una parola di cui non sentivamo il bisogno. Ce ne freghiamo dei femminicidi, ma intanto diamo un nome a quelle (poche) donne che i mariti li ammazzano. Ok.
Terraformare: serie di azioni atte a rendere un pianeta compatibile con le condizioni sulla Terra. Provando a utilizzare questo lemma nel suo contesto, i risultati sono deliziosi. Al via la corsa per la terraformazione di Marte. Cina e India i favoriti, ma Biden non ci sta: “Gli Stati Uniti hanno terraformato la Luna con successo, faremo lo stesso con Marte.” Ve l’ho detto: D-E-L-I-Z-I-O-S-I.
Bollicina #2: Vogue ha in cover una donna 72enne e ci fa sapere che non le ha piallato la faccia
Vogue Italia mette in copertina Isabella Rossellini senza photoshopparle il viso. Lei ringrazia. Bella Così, questo il titolo sul cartaceo, mentre lato digital abbiamo un virgolettato d’eccellenza: “Grazie per avermi lasciato le rughe!".
Una cover che non parla davvero di accettazione di sé, positiva forse nei suoi intenti ma terribilmente ingenua nell’esecuzione. Perché nel 2023 non dovremmo star qui a a ringraziare chi tutela il nostro diritto a invecchiare come cazzo ci pare, salvo poi sventolare ai quattro venti quanto è woke, contemporaneo e al passo con i tempi per averlo tutelato.
Poi ti chiedi perché il settore è in crisi. E vabbè.
Bollicina #3: Julia Fox ha scritto un’autobiografia e ne ha parlato al New Yorker
Down The Drain, che Julia ci tiene a sottolineare aver scritto senza l’aiuto di eventuali ghostwriter, riassume esattamente quello che ci saremmo aspettati da lei: un turbinio di persistente follia, situazioni non ok, relazioni disastrose, gente assurda e gossip succosi.
Nell’intervista, condotta dalla sempre brillante Jia Tolentino, è impossibile separare la Julia persona dalla Julia personaggio, ed è questo a renderla così affascinante. La apprezzo, lo ammetto: per me chi non sa far nulla e diventa famoso comunque qualcosa alla fine della fiera lo sa fare eccome, solo che ha deciso di non svelarlo al resto del mondo.
Bollicina #Extra: cose che mi sono piaciute
Un libro: La Ricreazione è finita di Dario Ferrari, edito da Sellerio. Insolito, divertente, ben costruito. Che vuoi di più da un libro? Personalmente, niente.
Un film: Le mie poesie non cambieranno il mondo di Annalena Benini e Francesco Piccolo. Documentario sulla poetessa Patrizia Cavalli. Si ride e si piange. Finale un po’ deludente, lei genio vero.
Una newsletter: Flow State, che tutte le mattine manda una playlist di musica da ascoltare lavorando. Semplice, efficace, mi risolve un problema che non sapevo di avere.
Una canzone: Up and Away di Σtella e Redinho. Mi prende bene. Non ho idea di chi siano loro. Cover che mi tatuerei.
Un articolo: Storia del mio occhio di vetro di Ludovica Barassi, per Il Post. Non recentissimo, mi ha colpita per il tema insolito e l’ironia affilata dell’autrice. Bello, cazzo.
Per il lol: il santone che ha fatto sold out al palazzetto con una sessione di meditazione live. Erano in 4.000 lì ad ascoltarlo.
Le cose che devo dire prima di concludere, altrimenti non sembra una vera newsletter:
1) Le newsletter crescono quando la gente ne parla, quindi se vuoi aiutarmi e farla girare, questo è il link.
2) Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi di Bollicine 2.0. Se vuoi, puoi farlo via Instagram o email.
3) Se non trovi la newsletter, controlla lo spam e poi spiega al tuo provider di posta elettronica che Bollicine non è spam.
Dire Grazie
Questa volta tocca a Vincenzo e Flavia, consulenti pro bono di questo numero, oltre che amici preziosi.
Fonte: Ministero degli Interni