Un po' di liste per l'estate
Libri, podcast, playlist, articoli e qualche consiglio per agosto: da questa parte, prego.
Beh, come state? Bentornat!
Spero stiate chiudendo pc di lavoro, valige e appartamenti. O che comunque siate in procinto di.
Io sono Amanda e questo è il quattordicesimo numero di Bollicine. Se avete consigli per Pantelleria scrivetemi, se siete a Pantelleria pure. Sarò qui fino a inizio settembre, rincorrendo cicale e sogni.
Oggi edizione speciale con un po’ di liste per la vostra estate. Che siate in vacanza o no, che stiate lavorando o meno, queste sono le cose che avevo voglia di condividere con voi. Spero vi piaceranno, ma anche sticazzi.
Lista #1: Libri
Non tutte sono letture recenti, ma quelle che più sento adatte a quel momento sospeso che è l’agosto italiano.
Le Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, edito da Laurana Editore. Leggetelo se volete perdervi in una storia picaresca di ottocento e più pagine, che scorrono lisce come una nuotata in un mare senza troppe onde.
Tangerinn di Emanuela Anechoum, edito da Edizioni E/O. Leggetelo se anche voi vivete un conflitto interiore tra andare, tornare, restare, ripartire.
L’Ombra del Vulcano di Marco Rossari, edito da Einaudi. Leggetelo se passate l’estate in città e magari state un po’ una merda perché i piani erano altri ma poi ecco che sono cambiati d’improvviso.
Il Fuoco che ti Porti Dentro di Antonio Franchini, edito da Marsilio. Leggetelo se volete conoscere la storia di una donna impossibile da amare, ma anche da odiare.
Settembre 1972 di Imre Oravecz, edito da Edizioni Anfora. Leggetelo se più che immergervi in una storia desiderate sfiorarne il nucleo grazie a una prosa che si legge come poesia e vive di sensazioni effimere, inafferrabili.
Turbolenza di David Szalay, edito da Adelphi. Leggetelo se non avete paura di volare. Ma anche se ne avete, forse.
Lista #2: Consigli
Ho chiesto ad alcune persone a cui voglio bene un consiglio random per l’estate. Queste sono le loro bizzarre risposte. Proverei a mettere in pratica tutto, fossi in voi.
Conosci più sconosciuti. E sconosci i conosciuti. (Dario)
Impara a schioccare le dita. Tieni a mente che esistiamo da 200mila anni. (Vincenzo)
A me è maggio che mi rovina // e anche settembre, queste due sentinelle // dell’estate: promessa e nostalgia. (Cristina, da una poesia di Patrizia Cavalli)
Fai pace con i gechi. Fai il saluto al sole ogni giorno in cui ti svegli al mare, qualsiasi cosa voglia dire. (Flavia)
Cerca le stelle tutte le sere per guardarle, almeno una a sera. (Francesca)
Trasferisciti su un’isola, ma che abbia i comfort della città. (Iole)
Summer romance aka Sun, Sea and Sex. Live laugh, non lavoro. (Bradley)
Senti la paura, ma poi digli ciao bona! (Silvia)
Lascia i capelli salati, ti senti più liberah così. (Simona)
Vai a una fiera di paese, una di quelle a cui non daresti un soldo, ma poi ti svolta il weekend. (Luca)
Non scottarti di nuovo le ginocchia. (Io)
Lista#3: Newsletter
Cose scritte molto bene da recuperare mentre aspettate l’imbarco dopo l’ennesimo volo con due ore di ritardo (se va bene).
Preferirei di no di GOG Edizioni. Cito testualmente: “una newsletter come si deve, che nascerà dal cazzeggio, fiorirà nel cazzeggio, con i contenuti più svariati, riflessioni randomiche, estratti, citazioni a casaccio, raccontando orrori e meraviglie del paesaggio culturale italiano”. Iniziate dal numero: La peggiore delle case editrici.
Bengala di Ray Banhoff. “La newsletter più cazzuta d’Italia”, così la descrive il suo autore. E io non posso che dichiararmi d’accordo. Iniziate dal numero: Trent’anni senza Kurt.
Mirror Mirror di Caterina De Biasio. Interviste e riflessioni “sulla moda e sugli abiti, sulla loro relazione con la nostra quotidianità e la sfera politica e sociale, ma anche la nostra intimità, i nostri corpi e i pensieri che preferiremmo nascondere”. Iniziate dal numero Beautiful World, Where Are You, Magliano.
Campanili di Francesco Maselli, prodotta da NightReview (a sua volta eccellente newsletter). Interessante esperimento di progetto giornalistico Substack-first, composto da “reportage, ritratti e approfondimenti per raccontare la società italiana osservandola da fuori Roma, dalle province, dalle periferie”. Iniziate dal numero “Io lì mi salvo”, a Nisida il carcere è davvero una seconda possibilità.
Matilda di Agnese Baini. Un frullato di contenuti a tema principalmente letterario, ma fatto con precisione, dovizia e cura. Iniziate dal numero Il diritto a deludere le aspettative.
Lista #4: Posti
Foto brutte per posti molto belli, più per tenerne traccia che altro.
#5: Articoli
L’Uomo Che Divenne Nero di Ivan Carozzi, per Il Post. 1962, un reporter italiano trasferitosi negli Stati Uniti “descrive la sua metamorfosi da uomo bianco a uomo nero”. Una storia assurda, ripercorsa magistralmente.
Fare Palestra Per Non Impazzire di Alcide Pierantozzi per Lucy. Quando spaccarsi di pesi e attrezzi e cardio e tutte quelle cose lì non ha un fine estetico, ma serve ad arginare un grave disturbo psichico.
Costco in Cancun di Simon Wu per The Paris Review. Le vacanze non sempre vanno come vorremmo, ma possiamo consolarci pensando che almeno al nostro ritorno avremo un’ottima storia da raccontare (o scrivere).
The Lows Of The High Life di Andre Dubus III per The New Yorker. Un classicone di questa testata che suona quasi più come un racconto breve che un reportage.
He Didn’t Love Me, But He Changed My Life di Megan Nolan per Vogue. Cuore spezzato? Ecco, questo fa al caso vostro. Perché anche dalle relazioni tossiche possiamo tirar fuori qualcosa, senza colpevolizzarci perché ci sono capitate.
La Punteggiatura: di Marco Rossari per Il Post. Sempre per la rubrica articoli che sulla carta dovrebbero essere noiosi invece che dolce sorpresa non lo sono per niente!
Lista #6: Podcast
Troie Radicali, di Tea Hacic. La mia amica Flavia lo commenta così:
La Notte, di Francesco Pacifico. Interviste e borbottamenti con un bel sound design, a volte anche riflessioni interessanti.
Borghesia Violenta, di Nicola Ventura e David Barra per GOG Edizioni. Per scoprire i bravi ragazzi del terrorismo italiano.
Don’t Tell My Mom di Matteo Caccia. Una raccolta delle migliori storie raccontate sul palco dell’omonima serata di stand up, per ridere e pensare che forse anche voi potreste farlo, l’autunno prossimo.
Pod Save America di Crooked Media. Le elezioni americane si avvicinano, mica vorrete informarvi solo dal profilo Instagram di Francesco Costa? Però questo podcast l’ho scoperto grazie a lui, ehm.
Lista #7: Playlist
Sole Caldo Mare Calmo, da ascoltare quando l’unica cosa a cui state pensando è: tra quanto il prossimo bagno? 5 minuti o 10?
Reading And Ignoring The World, serve dire altro? Non serve dire altro.
Per Una Buona Dormita, che belli i pisolini d’estate. Un po’ meno se i bambini dell’ombrellone accanto fanno un chiasso infernale. Questo è un ottimo rimedio.
Pendolare Fa Un Po’ Male e non mi sento di dar torto alla curatrice di questa playlist un po’ malinconica un po’ zuccherosa.
Buongiorno Così è la playlist che Mecna ha curato quotidianamente per tipo due anni fino a fine 2023. Forse un po’ vecchiotta ma sempre ottima.
Dire grazie
Non avrei letto molti libri, se non me li avessero consigliati, prestati, o regalati.
Non avrei scoperto molti posti, se non mi ci avessero portata.
Non avrei ascoltato molti podcast, se qualcuno non li avesse messi su durante un viaggio in macchina che sembrava non finire mai.
Non avrei scritto questa newsletter, se le persone a cui voglio bene non facessero parte della mia vita.
Grazie a voi, sapete chi siete.
Per Pantelleria: panificio-pizzeria Terremoto a Kamma, Sesiventi (rigorosamente al tramonto), cous cous dell'Emporio del Gusto, Firiciakki.
Per il resto: bellissima newsletter. Iscritta :)
in tutti i luoghi elencati ci sei stata?